Fine di una relazione: qualche riflessione.

Pubblicato il 2021-09-03 da Francesco Latini
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La fine di una relazione sentimentale è spesso un momento drammatico, di grande angoscia e confusione, in cui le certezze vengono meno e le vecchie paure (insieme ad altre di cui non avevamo nemmeno consapevolezza) tornano prepotentemente in scena. Perdiamo appetito, perdiamo peso, perdiamo il sonno. Somatizziamo. In noi sembra essersi spalancato un vuoto incolmabile, insaziabile, non possiamo fermarci perchè altrimenti siamo costretti a guardare le sue fauci spalancate. Ci riempiamo quindi di cose da fare. Cerchiamo conforto negli amici raccontando costantemente la stessa storia, magari con qualche variazione, oppure ci chiudiamo in casa, semplicemente spezzati dalla situazione. Come scrisse Sigmund Freud: "Non siamo mai così indifesi contro la sofferenza come quando amiamo". A volte, la sofferenza per la perdita subìta diventa così sorda e profonda da far quasi perdere la testa. Abbiamo paura di impazzire. Ma, salvo casi eccezionali, per quanto ci sembra di non aver mai patito un dolore simile alla fine non si impazzisce. Piano piano, un passo dopo l'altro, si riesce ad uscirne.

La fine di una relazione amorosa rappresenta quindi un momento di crisi molto duro sul quale è comunque importante soffermarsi per cercare di trarne insegnamenti utili su di noi, sul nostro modo di stare in relazione e sulle fragilità che avevamo chiesto all'Altro - forse con una certa ingenuità - di "risolvere". Allo stesso tempo, però, è importante non indugiare troppo su questa sofferenza, non entrarci in una conversazione troppo prolungata, perchè altrimenti il rischio è quello di un "congelamento mentale", di rimanere bloccati in una nostalgia per un tempo e ad uno spazio che oramai non esistono più. O, peggio ancora, scivolare in una spirale drammatica e nella malattia mentale.

Accanto quindi all'ascolto di questa sofferenza, utile per maturare una maggiore consapevolezza su chi siamo e cosa vogliamo dall'Altro costruendo così delle relazioni più mature, è anche importante saper reagire uscendo dalla nostra "zona di comfort" per creare nuove occasioni di incontro. Uno dei principali problemi delle rotture sentimentali infatti, specie quando si tratta di relazioni molto lunghe, è la sensazione di una profonda solitudine e dell'impossibilità di sapersi rimettere in gioco. Spesso si era investito così tanto nella coppia che gli amici sono stati lasciati sullo sfondo, molte occasioni sociali sono state tralasciate e, all'improvviso, ci sembra di dover re-imparare tutto da capo. Come se dovessimo re-imparare ad andare in bicicletta. Ma in realtà sono spesso paure ingigantite ed irrazionali: non dobbiamo ricominciare tutto da capo, spesso buttarsi nuovamente nella vita ed in nuove esperienze è sufficiente. Vi propongo quindi questo simpatico video (in inglese, ma con i sottotitoli) che segue il percorso di un uomo che cerca di reagire dopo una rottura sentimentale.

https://www.youtube.com/watch?v=9mbp0DugfCA