Recentemente su Amazon è stato reso disponibile Jin Roh (in fondo il link), un capolavoro della produzione nipponica nel quale viene preso e rivisitato il tema della fiaba di Cappuccetto Rosso. La visione dell'opera mi ha particolarmente colpito e ho quindi deciso di approfondire la questione leggendo "Il Mondo Incantato" di Bruno Bettelheim. Vi propongo allora uno stralcio della lettura che l'autore fa di questa fiaba, a mio modo di vedere molto suggestiva.
"Ascoltando la storia di Cappuccetto Rosso, l'ascoltatore si chiede a ragione perchè il lupo non la divori non appena l'incontra: cioè alla prima occasione. [...] Il comportamento del lupo comincia ad apparire sensato se presumiamo che per poter catturare Cappuccetto Rosso questi debba prima sbarazzarsi della nonna. Fintanto che sarà presente la nonna (ovvero la madre), Cappuccetto Rosso non diventerà sua. Ma una volta che la nonna (la madre) è tolta di mezzo, la strada sembra sgombra per la soddisfazione dei propri desideri, che sono dovuti rimanere repressi fintanto che la madre era presente. La storia si riferisce a questo livello al desiderio incoscio della figlia di essere sedotta da suo padre (il lupo)."
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"A un diverso livello di interpretazione, si potrebbe dire che il lupo non la divori subito perchè vuole prima indurla ad andare a letto con lui: un incontro sessuale dei due deve precedere l'inghiottimento della fanciulla. Benchè la maggior parte dei bambini non sappiano di quegli animali per i quali l'atto sessuale si conclude con la morte di uno dei membri della coppia, queste connotazioni distruttive sono perfettamente vivide nella mente conscia ed inconscia del bambino: a tal punto che la maggior parte dei bambini vedono l'atto sessuale sostanzialmente come un atto di violenza che un partner commette sull'altro."
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"Gustave Doré si è fatto interprete di questi stessi sentimenti nascosti nel profondo. In una delle sue famose illustrazioni di fiabe mostra Cappuccetto Rosso e il lupo a letto insieme. Il lupo è raffigurato piuttosto tranquillo, ma la bambina appare turbata da potenti sentimenti ambivalenti mentre guarda il lupo coricato accanto a sè. Essa non accenna minimamente a volersene andare. Sembra molto affascinata dalla situazione, divisa fra l'attrazione e la repulsione. [...] E' lo stesso fascino che il sesso, e tutto ciò che lo circonda, esercitano sulla mente del bambino. [...] E' questa "mortale" attrazione per il sesso - percepito simultanemanete come la massima eccitazione e la massima angoscia - ad essere legata ai desideri edipici della bambina per suo padre, e alla riattivazione di questi stessi sentimenti in forma diversa durante la pubertà."